Disturbo da Alimentazione Incontrollata (BED)

 

l Disturbo da Alimentazione Incontrollata (che in inglese è tradotto come Binge Eating Disorder; BED) si caratterizza per la presenza di crisi bulimiche non seguiti da comportamenti di compensazione, anche se la sua diagnosi è tuttora oggetto di numerose discussioni e controversie. L’insorgenza di questo disturbo si colloca nella tarda adolescenza o nella terza decade, sebbene le crisi bulimiche possano presentarsi già dall’infanzia.
Le persone che soffrono di un Disturbo da Alimentazione Incontrollata, pur provando un senso di vergogna e di insoddisfazione per il proprio corpo, non perseguono un ideale di magrezza; nella maggior parte dei casi si accetterebbero, infatti, anche in sovrappeso o in normopeso, sebbene riportino una sintomatologia orientata verso la depressione, i disturbi d’ansia e di personalità.
Essi avvertono un profondo senso di disagio durante la perdita il controllo sul cibo, tuttavia, a differenza dei soggetti affetti da Bulimia, non assegnano un’importanza eccessiva al peso e/o alla figura corporea come unico strumento di valutazione di sé stessi. Chi soffre di BED è spesso oggetto di prese e discriminazione da parte degli altri, in quanto è luogo comune che il sovrappeso o l’obesità siano conseguenza di eccessiva golosità e mancanza di controllo. La scarsa regolarità nell’alimentazione, genera un senso responsabilità diretta rispetto al proprio peso e rende necessaria una forzata convivenza con un profondo senso di vergogna. All’aumentare della frequenza delle crisi bulimiche si un assiste ad un aumento dei vissuti depressivi affiancati, spesso, da altri sintomi psichiatrici. Si evidenzia, perciò, una stretta relazione tra peso, crisi bulimiche e tono dell’umore in grado di sostenere il mantenimento disfunzionale del disturbo stesso.

 

Criteri diagnostici per la diagnosi di BED:

A)  Episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata. Un episodio di alimentazione incontrollata si caratterizza per l'assunzione, oggettivamente abbondante, di cibo in un tempo limitato (1-2 ora) e presenza di sensazione di perdita ci controllo durante l’episodio con difficoltà a smettere di ingerire cibo.

B)  Gli episodi di alimentazione incontrollata sono associati con tre (o più) dei seguenti sintomi:
          1. mangiare molto più rapidamente del normale;
          2. mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni;
          3. mangiare grandi quantità di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati;
          4. mangiare da soli a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando;
          5. sentirsi disgustati verso sé stesso, depressi, o molto in colpa dopo le crisi bulimiche.
C)  E’ presente un marcato disagio riguardo il mangiare incontrollato.
D)  Il comportamento alimentare incontrollato si manifesta almeno per due giorni alla settimana in un periodo di sei mesi.
E)  L’alimentazione incontrollata non risulta associata al ricorso sistematico a comportamenti compensatori inappropriati (vomito autoindotto, uso improprio di diuretici e/o lassativi, digiuno o iperattività fisica) e non si verifica esclusivamente in corso di anoressia nervosa o di bulimia nervosa.

 

Dr. Roberto Bovani

Stampa

Sedi & Studi

 

SEDI DI FIRENZE :  Mercoledì e Venerdì

SEDE DI LIVORNO:  Martedì

SEDE DI PISA:  Giovedì